TL;DR:
- La fase pre Product-Market Fit è cruciale per ogni startup, poiché definisce se il prodotto risponderà alle esigenze di mercato. In questo stadio, la priorità è ottenere feedback, sperimentare e validare rapidamente per trovare il giusto Problem-Solution Fit prima che si esauriscano le risorse.
- Mentre post-PMF le best practice puntano allo scaling, qui l’obiettivo è la scoperta del problema e della soluzione, adattando le strategie continuamente.
- Gli approcci non convenzionali sono spesso necessari: rimanere focalizzati sui bisogni dei clienti, costruire un prodotto modulare e semplice, impostare deadline aggressive e mantenere un ciclo di feedback costante sono fondamentali per un percorso che punti al successo del PMF.
Pre Product-Market Fit: la strada verso il successo del tuo prodotto
Partiamo da un inciso. Raggiungere il Product-Market Fit non è facile. Anzi, è davvero un’impresa complicata!
Non a caso, la difficoltà di raggiungere un Product-Market Fit di valore su si possa intravedere un reale trend di crescita, rappresenta il principale motivo di fallimento delle start up 👉 Come trovare il Product-Market Fit 🔗
Come si raggiunge il Product-Market Fit?
Se ti è già capitato di partecipare allo sviluppo di un prodotto da zero, saprai che la fase antecedente al raggiungimento del PMF, si chiama molto semplicemente… Pre Product-Market Fit.
Ciò che è molto meno semplice è come affrontarlo e superarlo con successo!
Superare le fasi del Pre Product-Market Fit non è qualcosa che si impara sui libri. La maggior parte degli studi e della letteratura in materia di Product Management e Go-to-Market deriva da aziende post-PMF che hanno appena iniziato a scalare o sono fortemente in rampa di lancio.
Le grandi tech della storia (Google, Meta, Twitter (prima che diventasse X), Spotify, AirBnB, Intercom, Microsoft, ecc) è stato solo al raggiungimento del PMF ( = Product-Market Fit) e quando sono iniziati a diventare colossi (o scale up di tutto rispetto), che hanno iniziato, diffondere best practice sperimentate internamente di product management e product launch per lanciare con successo nuovi prodotti e funzionalità sul mercato.
Così, spesso, ciò che viene condiviso è l’esperienza del mondo post-PMF.
Ciò che accade prima viene a volte rimandato a quel contorno romantico, a volte epico, di come quella tech company era stata a suo tempo una start up nata (qualche volta in un garage :) )
E’ anche naturale che ciò avvenga a questo stadio, dato che prima, come detto founder e dipendenti della prima ora (early employees) sono solo impegnati ed unicamente focalizzate a mettere la propria idea di business sul binario giusto per essere lanciata verso il successo.
Sicuramente gli insegnamenti dei guru e delle big tech in ambito SaaS sono davvero molto preziosi ed aiutano nuovi aspiranti founder di startup a definire bisogni e strategie per sviluppare un prodotto ma, prima ancora definire il mercato che vorrebbero raggiungere.
Ma la battaglia è molto diversa quando non hai ancora raggiunto il product-market fit. E se scegli gli strumenti sbagliati, potresti non arrivare mai a superare quella linea.
La ‘scienza’ del pre-Product-market fit
Lavorare in una start up, su un prodotto che non ha ancora raggiunto il product-market fit è tutt’altra questione quindi.
Il paradigma cambia completamente, così come i ruoli e le skill che meglio rappresentano i professionisti che prendono parte a questo gioco!
Volendo fare un paragono azzardato, la relazione che lega il pre-Product-market fit con il post-Product-market fit è un po’ come la relazione tra la Fisica generale e la Fisica quantistica. 🤯
Entrambe sono interrelate tra di loro ma le leggi che le governano e le spiegano sono molto diverse, a volte contro intuitive.
Ok, ricominiciamo con calma partendo da un altro concetto 🙂 , qual è l’obiettivo del Pre Product-Market Fit.
Nel Pre Product-Market Fit hai un solo obiettivo: raggiungere il Product-Market Fit E hai solo un modo per farlo: Raggiungerlo prima che i soldi finiscano!
Anche questo punto sembra semplice vero? 🙂
Ad una prima lettura può sembrare banale, magari un po’ grezzo agli occhi di chi si approccia per la prima volta al mondo SaaS product.
Di fatto però, chi ha sperimentato in prima persona la vita di start up e di lancio di un nuovo prodotto da zero comprende benissimo il significato di questo concetto!
Alla ricerca del Product-Market Fit
La fase del pre PMF, non è un percorso lineare, e non c’è una ricetta miracolosa per poterlo superare con successo.
A volte gli step che caratterizzano il pre PMF sono più simili ad un percorso a ostacoli e alla fine (forse) solo un pezzo del tuo prodotto arriverà al PMF.
L’incertezza e l’alto rischio caratterizzano lo sviluppo ed il lancio di un nuovo prodotto e, ancora di più nella fase antecedente il Product-Market Fit.
La fase pre quindi deve essere caratterizzata da un forte lavoro in termini di validazione delle ipotesi di esigenza da soddisfare, di business e di soluzione proposta per abbattere il prima possibile l’incertezza ed il rischio di fallimento totale.
I cardini principali di questo approccio sono:
- Feedback, Feedback e Feedback Ovviamente feedback da parte di clienti target e key stakeholders. I feedback devono essere contestualizzati per raggiungere la reale essenza dei problemi da risolvere.
- Fail fast La filosofia del fail fast vuole spronare i tech entrepreneur e le start up a lavorare e sperimentare iterativamente per fare in modo che, se bisogna scoprire che qualcosa non funziona, è bene farlo il prima possibile. Questo ti consente di raddrizzare il tiro o cambiarlo totalmente
- Pivotable La possibilità di dover virare completamente è sempre dietro l’angolo. Ogni giorno potrebbe essere quel giorno. Potrebbe riguardare i clienti target o i loro needs da soddisfare, oppure la soluzione proposta. O magari il positioning e i selling points proposti per essere efficaci nell’attrarre potenziali clienti
La fase pre Product-Market Fit è di sperimentazione totale: il focus deve essere su delivery e raccogliere quanti più feedback possibili dai clienti target.
Successivamente al raggiungimento del Product-Market Fit, il focus inizia a cambiare dando molto più spazio alla discovery, per contribuire alla delivery.
L’obiettivo è quello di evitare tutto ciò che rallenti il contatto tra i possibili utenti e il prodotto, e che allontani dai veri feedback.
E’ bene avere processi, anche snelli ma che diano ordine, ma è altrettanto bene evitare tutta quella sovra struttura burocratica che potrebbe solo ingessare il processo feedback loop tra utenti e prodotto.
Quindi ridurre per quanto possibile (o non necessario nello sviluppo del proprio prodotto) di processi pesanti (scrum, internal review…), di validazione roadmap, product specs, lunghe fasi di discovery, quanto invece prediligere un uso intensivo di prototipi, short-cut tecnici, test con persone reali, ecc.
Fare di tutto per ottenere dei feedback e parlare con gli utenti
Quindi per riepilogare i ruoli di product management e go-to-market divergono a seconda del contesto.
🌱 In una startup pre-PMF
l’attenzione del product manager deve essere sull’esplorazione del problema e delle esigenze dei clienti target e dei trend di mercato. Deve quindi raggiungere una profonda conoscenza dell’industria, del mercato e dei clienti, e fare scelte significative nelle proposte di valore per raggiungere l’allineamento perfetto con il mercato.
Chi si occupa di imbastire la strategia Go-to-Market (molto spesso capita sia direttamente il product manager ad occuparsene in questa fase) lavora costantemente a far progredire tutti gli asset di tale strategia in parallelo all’evoluzione del prodotto ed i feedback dal mercato.
🚀 In un contesto post-PMF
l’attenzione è sull'interazione e sul perfezionamento del prodotto e del posizionamento dello stesso in base a esigenze dei clienti già ben conosciute.
In questa fase, il product manager agisce come un connettore, garantendo che l’organizzazione rimanga collegata ai clienti e ai loro bisogni in evoluzione. Ci si prepara ad una fase di scaling per fare in modo che il prodotto ed il business ad esso collegato possano mettersi in traiettoria per crescita esponenziale.
La figura dedicata alla strategia Go-to-Market (o spesso più figure che agiscono di concerto) si dedicano a consolidare la strategia di lancio prodotto e iniziano a lavorare ad un Go-to-Market che possa essere sempre più scalabile e pronto a gestire i nuovi problemi che emergono durante la fase di scaling (estensione e allineamento con del team di marketing per creare una domanda forte e crescente, sales enablement, diffusione delle strategie di posizionamento di prodotto ad un organizzazione che si espande di pari passo alla crescita del business, ecc.)
👉 Cosa differenzia il Product-Market Fit dal Go-to-Market 🔗
Quanto detto fino adesso può essere in gran parte riassunto nel concetto di Problem-Solution Fit: raggiungere il fit tra problema e soluzione è cruciale per validare tutte le ipotesi legate ai bisogni dei propri clienti target.
Raggiungere il Product-Market fit, quindi l’intera fase pre, non può prescindere quindi dal raggiungere il Problem-Solution Fit.
Cos'è il Problem-Solution Fit? E’ il match perfetto tra problema e soluzione
Il Problem-Solution Fit (PSF) è quando i riesci a scoprire un problema reale, un bisogno non servito o mal servito, da parte di una categoria di clienti.
E capisci che questa categoria è disposta a pagare per avere il prodotto / servizio che vuoi offrire perché la ritengono una soluzione idonea per rimuovere quegli ostacoli / problemi che non vogliono più avere.
Uno dei problemi peggiori da evitare quando si pensa a creare un nuovo prodotto è “cercare di costruire e vendere soluzioni che i clienti non vogliono,” secondo un rapporto di CB Insights.
Business case - Airbnb 🤓
Nel lontano 2007 i fondatori di Airbnb, Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk, identificarono un problema / un’esigenza del mercato composto da persone che facevano fatica a trovare un alloggio per pochi giorni a cifre ragionevoli.
Allora iniziarono una fase di sperimentazione affittando le loro stanze per guadagnare qualche soldo extra. Oltre ai benefici di un ritorno economico immediato, questo test permise loro di comprendere che l’esigenza (e quindi l’opportunità di servizio) era davvero concreta poiché le persone erano disposte a pagare.
Da lì hanno poi iniziato a disegnare una soluzione, a prototipare un prodotto per aiutare ancora più persone a guadagnare un reddito extra.
Il Problem-Solution Fit arrivò quando iniziarono a ricevere le prime prenotazioni durante la Conferenza di Design Industriale nel 2008, e poi, di nuovo, durante la Convenzione Nazionale Democratica a Denver.
Hanno appreso che eventi di grandi dimensioni con carenza di hotel erano il loro segreto per la crescita. Armati dell'opportunità di problem-solution, hanno fatto domanda per Y-Combinator e sono stati accettati.
Si sono espansi poi a New York (dove ci sono sempre carenze di hotel), e il resto è storia.
Dove si colloca il Problem-Solution Fit nella creazione e lancio di un nuovo prodotto
Gli stadi di evoluzione e lancio di un prodotto digitale da parte di una start up di successo sono:
Problem-Solution Fit ➡️ Product-Market Fit ➡️ Scaling
- Fase 1️⃣ = Pre Product-Market fit = Product-Solution Fit
- Focus totale sull’apprendimento dei problemi del tuo target, analizzare approfonditamente i bisogni ed i pain points del cliente in un mercato non servito (o che si potrebbe servire meglio). Validare la soluzione che hai disegnato è essenziale per superare questa fase
- Fase 2️⃣ = Product-Market fit
- Con la tua start up hai trovato una soluzione valida, che piace ed un modo per acquisire clienti disposti a pagare per il tuo servizio. I clienti di questa fase sono soddisfatti e sarebbero davvero dispiaciuti se il tuo servizio venisse meno. La raccolta feedback è ancora cruciale per stabilizzare il prodotto e migliorare il servizio offerto. Nuovi clienti sono pronti ad entrare, i ricavi attuali e potenziali iniziano a diventare davvero consistenti sani, il tuo mercato di riferimento permette davvero ampi margini di crescita.
- Fase 3️⃣ = Scale / Growth
- Ormai i motori si sono accesi e il tuo prodotto è in rampa di lancio. La start up è pronta a mutarsi in scale up con tutto ciò che ne consegue: l’organizzazione in espansione totale, come la domanda da parte di nuovi clienti che si impenna verticalmente. Il delivery del prodotto non riesce a stare dietro alle continue richieste. Aumenta vertiginosamente il backlog di clienti sottoscritti a cui consegnare il prodotto. Il focus non è più solo il prodotto che rappresenta ancora l’impegno principale perché deve fortemente migliorare, garantendo qualità e aspettative dei clienti. Nuovi processi da mettere in atto tra team che magari il giorno prima non esistevano, ecc. sempre però mantendendo un approccio lean per essere in grado di riallinearsi velocemente a cambiamenti che avvengono con molta regolarità.
Nel grafico seguente, un’esemplificazione della curva di crescita di un prodotto con un percorso Go-to-Market di successo
From 0 to 1: Come agire nel Pre Product-Market Fit
Chiarito cosa si intende per Pre Product-Market Fit e la necessità di trovare un match efficace tra prodotto e soluzione (= Product-Solution Fit) bisogna capire come agire in questa fase.
Il Pre Product-Market Fit è una fase altamente rischiosa e sono molti i prodotti e le start up che non riescono a superarla. Per questo è necessario attraversarla e raggiungere il Product-Market Fit il prima possibile. 👉 Leggi Perché il 90% delle start up fallisce ogni anno 🔗
6 regole per superare il Pre Product-Market Fit
Ecco di seguito 6 regole d’oro da tenere in considerazione mentre si lavora quotidianamente alla ricerca del Product-Market Fit Tara Viswanathan, co-founder and CEO of Rupa Health.
Tara, come altri professionisti, che sanno cosa vuol dire la fase da 0 a 1, portando una business idea a diventare un prodotto di successo, sanno altrettanto bene che è necessario affrontare il Pre Product-Market Fit in maniera spesso anticonvenzionale da come le strategie di product management e Go-to-Market spesso consigliano
PERCHE’?
La maggior parte dei consigli convenzionali sulle startup riguarda il post-product-market fit, ma è rischioso seguire questi suggerimenti quando si è ancora in fase pre-product-market fit.
Regola 1 - ♥️ Innamorati del problema che vuoi risolvere, non della soluzione
Rimanere focalizzati sui bisogni dei tuoi clienti target e il problema che vogliono risolvere è cruciale per sviluppare un prodotto di successo. La soluzione che hai in mente può essere quella giusta come può modificarsi molte volte prima di raggiungere la combinazione che verrà premiata dai clienti.
Regola 2 - 🏋️♀️ Lo sforzo incessante non conduce a vicoli ciechi
Non c’è un limite alla fatica da mettere in atto per permettere alla propria idea di trovare un fit con il mercato. Così come bisogna rimanere molto flessibili per pivotare appena necessario verso alternative precendentemente scartate o non ancora considerate
Regola 3 - 🎂 Costruisci una torta multi strati per poter tagliarla facilmente a fette
Il prodotto che intendi sviluppare per soddisfare il tuo mercato non deve essere un monolite. Devi poter crearlo con un approccio modulare e, spesso, ogni componente non è detto che debba essere sviluppato e completato per intero.
Devi anche tenere in considerazione che potrebbe benissimo capitare che nelle iterazioni successive scopri che alcune ‘fette’ della tua torta non hanno più senso di esistere o di essere ulteriormente approfondite.
Regola 4 - ⏰ Metti deadline aggressive e assurde per il primo periodo
L’ambizione deve essere davvero molto alta. Come anche l’impegno per soddisfarla.
Le tempistiche per raggiungere gli obbiettivi devono essere altrettanto sfidanti per mantenere la concentrazione ed il ritmo a livelli massimi.
Con il tempo si impara quindi a migliorare le predittibilità e a definire deadline più realistiche.
Regola 5 - 💬 Crea rapidi cicli di feedback con i tuoi clienti
La linfa vitale per il tuo prodotto sono i tuoi early adopters e primi clienti. I loro feedback sono fondamentali per capire quanto il tuo prodotto stia realmente soddisfando le loro esigenze o se è ancora lontano.
Regola 6 - ⚙️ Crea un MVP semplice, ottimizzato per apprendere
Il Minimum Viable Product è ciò su cui devi raccogliere i feedback. Non deve essere complicato e molto spesso è normale sia incompleto. Non puoi sviluppare tutto e non deve essere la versione finale. E’ la versione minima che vuoi mettere a disposizione il prima possibile del tuo target.
Do’s e Don’ts da seguire nel Pre Product-Market Fit
Enzo Avigo, product manager di esperienza (ex Intercom) e CEO della startup June, suggerisce di pensare alle cose che davvero hanno un impatto sulla fase early stage attraverso una serie di consigli su cosa fare e cosa non fare (!!!) per poter accelerare il raggiungimento del Product-Market Fit e migliorarne le probabilità di successo.
Come già detto più volte, questa fase richiede molto impegno e velocità. Per questo è importante fare la cosa giusta per raggiungere velocemente il Product-Solution Fit e puntare al superamento del Product-Market Fit.
Dimentica le pratiche tradizionali di product management
- Il product management tradizionale non è adatto alle startup nella fase early stage. Questi metodi sono pensati per aziende più mature, per garantire la centralità dell’utente durante la fase di espansione. Tuttavia, per le startup, questi approcci introducono frizioni inutili, rallentando la fase di delivery e riducendo l’impatto.
- Concentrati sul portare a termine le attività. Non perdere troppo tempo su idee complesse. Devi trovare soluzioni ai problemi. Questo è molto diverso dalla fase post-PMF, dove il rischio maggiore è perdere di vista i clienti e creare disallineamenti tra i team dell’azienda.
❌ DON’T - COSA NON FARE ❌ nella fase Pre Product-Market Fit
- ❌ Non creare una roadmap Specialmente non perdere tempo in pianificazioni superiori ai 3 mesi. Il tuo prodotto cambia troppo velocemente. Per le aziende early stage, le roadmap ritardano le decisioni e rallentano il processo. Non creare una roadmap, scrivi problem statements Sostituisci la pianificazione in roadmap con la lista di problem statements da soddisfare. Le roadmap sono una perdita di tempo per le aziende early-stage. Quando tutto cambia continuamente, ritardare una decisione ti permette di fare scelte migliori. Invece, identifica i problemi e continua a lavorare su quelli più importanti finché non vengono risolti. Puoi usare cicli (es. 2, 4 o 6 settimane) per trovare il giusto ritmo tra la revisione delle priorità e l’esecuzione. I problem statements devono essere dettagliati per identificare e dare priorità ai problemi rilevanti per utenti e mercato. Questa lista di problemi prioritari diventa il focus della tua azienda, dandoti le migliori chance di raggiungere il product-market fit. Puoi creare così un approccio dinamico che consente alla tua organizzazione di adattarsi rapidamente, dare priorità in modo efficace e aumentare le probabilità di successo.
- ❌ Non scrivere user stories ed epics L’astrazione rallenta il processo. Questi task astratti rallentano la delivery e limitano la creatività. Invece di scrivere stories ed epics, concentrati sui prototipi. Un'altra trappola nella product management prima del PMF è scrivere user stories, epics e ticket. Questi task astratti possono rallentare il processo di delivery e limitare la creatività del tuo team. Sebbene le user stories siano utili nelle aziende in fase avanzata per gestire le attività e accelerare la delivery, nelle aziende early-stage possono ostacolare il progresso del team. Concentrandoti sulla realtà e la prototipazione ti consente di offrire agli early adopter qualcosa su cui lavorare e dare feedback.
- ❌ Fare troppa user research La user research è uno strumento importante, ma senza limiti può bloccarti. Questa affermazione può essere controversa. Non significa lanciare feature piene di bug o inutili in fretta: non c’è alcun valore in questo. Significa che non dovresti fare ricerche utenti eccessive. Ovviamente la user research è fondamentale per il pre-product market fit. È importante fche sia solida per capire in che direzione andare e cosa manca sul mercato. Ma c’è il rischio di esagerare, poiché questo esercizio non ha limiti. Esistono infinite interpretazioni dei problemi e altrettanti modi per formularli. Le aziende early-stage spesso individuano un problema, poi passano a un altro problema correlato, senza la certezza di quale risolvere. Invece di investire troppo nella ricerca, il miglior approccio è "ship it". Fare le cose lentamente nelle startup non le rende migliori. Rende solo tutto più lungo. Paul Graham, co-fondatore di Y Combinator, lo spiega bene: Paul Graham, uno dei fondatori di Y Combinator, ha twittato tempo fa sulla correlazione tra la velocità di delivery di un prodotto e le probabilità di raggiungere il product-market fit.
La semplice velocità di rilascio di nuove funzionalità è un sorprendente indicatore di successo per una startup. In questo ambito, la lentezza è molto più probabilmente dovuta a incapacità che a prudenza. Le startup che lavorano lentamente non fanno le cose meglio. Solo più lentamente.
Ovviamente bisogna saper leggere le parole in base al contesto: andare veloci non significa fare prodotti in fretta o rilasciare cose che non contano.
- Significa essere intelligenti ed efficienti nel creare e rilasciare il prodotto.
- Significa anche prendere rischi e lavorare diversamente dalla massa. Non puoi essere migliore e tenere il passo se utilizzi le stesse ricette.
- ❌ "Influenzare" le persone L'influenza è una skill utile in organizzazioni più grandi, ma non tanto nelle startup early stage.
- ❌ Set & forget Costruire e rilasciare qualcosa è solo l'inizio. Nessuno lo azzecca al primo colpo. Non limitarti a rilasciare e passare oltre. Don’t set and forget Per costruire un prodotto di successo, è essenziale iterare e migliorare continuamente. Ecco perché è importante evitare l’approccio “rilascia e dimentica”. Nel contesto pre-PMF, è molto improbabile che il tuo rilascio iniziale sia perfetto. Anziché rilasciare e andare avanti, raccogli feedback e iterazioni mentre il prodotto è ancora "fresco".
✅ DO’S - COSA FARE ✅ nella fase Pre Product-Market Fit
- ✅ Scrivere problem statements Crea una lista di priorità e focalizzati solo sui problemi chiave dei clienti. Elenca i problemi prioritari su cui la tua azienda lavorerà per raggiungere il Product-Market Fit.
- ✅ Sii concreto e prototipa live Fai tutto il possibile per accelerare la delivery. Dai priorità all'implementazione reale, con QAs e prototipazione dal vivo.
- ✅ Ship it Rilascia frequentemente e il più velocemente possibile per imparare, iterare e crescere il più velocemente possibile.
- ✅ Prendi decisioni che portino di grande impatto "Qual è l'attività con maggiore impatto che possiamo fare questa settimana?" Ottimizza il tempo per ottimizzare il prodotto sulle funzionalità più impattanti
- ✅ Ricevi feedback sui rilasci La maggior parte delle cose richiede un’iterazione. Raccogli feedback sui rilasci e iterare mentre il prodotto è fresco.
- ✅ Crea una community Prima ancora che il prodotto sia pronto, puoi iniziare a costruire una community.
- ✅ Dai potere alle persone Decisioni centralizzate rallentano o rischiano di sviare. Il team di lavoro non deve essere influenzato ma responsabilizzato. Nelle aziende mature, i product manager sono spesso formati per influenzare e guidare gli altri verso decisioni collettive. Agiscono come hub tra i team di design, ingegneria e marketing, raccogliendo input per prendere decisioni informate. Questo è utile in organizzazioni strutturate, con vari livelli e dipartimenti, ma non è necessario nelle aziende early-stage, pre-PMF. Nelle prime fasi, se hai un’opinione, esprimila chiaramente e agisci. Ovviamente, ascolta gli altri e considera le loro prospettive, ma evita di bloccarti in processi decisionali complessi. L’obiettivo è prendere decisioni efficaci rapidamente, lanciarle e poi imparare dal feedback degli utenti. Itera in base a questo feedback e continua ad avanzare. In una startup pre-PMF, responsabilizza le persone. Delega l’autorità decisionale e decentralizza il processo. Più potere decisionale puoi dare ai singoli. Per esempio gli stessi ingegneri possono essere inclusi nelle attività di pianificazione. In casi più radicali, gli ingegneri possono persino proporre nuove iniziative senza lunghe priorità. Se il feedback è rilevante e convincente, possono spiegare al PM perché desiderano lavorarci e procedere con la realizzazione. Per i product manager pre-PMF, questo può sembrare destabilizzante, poiché abbandona le roadmap tradizionali e mette in discussione anche la pianificazione settimanale. Ma vale la pena considerarlo, dato che alcune grandi aziende hanno trovato il successo con questo metodo.
Cron, l’app del calendario, ha abbracciato questo approccio, permettendo agli ingegneri di prendere decisioni dell’ultimo minuto che si sono rivelate vincenti.
Anche Nira, il sistema di controllo degli accessi in tempo reale, segue la stessa filosofia. Credo fortemente che questo approccio - che chiamo “ownership estrema dell’ingegneria” - si diffonderà nei prossimi anni.
Considerazioni finali: andare controcorrente per il successo pre-PMF
In un mondo in cui la "velocità di lancio" è il mantra dominante, capire l'importanza di rilasciare continuamente e sviluppare un MVP (Minimum Viable Product) ben studiato e mirato è cruciale.
Come abbiamo visto, un Product Solution Fit prima ancora di raggiungere il Product Market Fit significa costruire una base solida: una soluzione che risponda a esigenze reali e sia calibrata per il target giusto.
L'MVP ideale non è solo un rapido test; è una piccola ma potente dimostrazione del potenziale di un prodotto, progettata per raccogliere insight chiave e ispirare fiducia.
Fare le mosse giuste è particolarmente vitale per le startup pre-PMF, che non possono permettersi di sprecare risorse preziose seguendo le stesse regole delle grandi aziende.
Creare una roadmap di breve periodo chiara e dare priorità impeccabili, mantenendo un approccio snello e adattabile, permette di iterare velocemente, ma con intelligenza.
Solo così è possibile emergere da una fase pre-PMF con solide basi per il successo, mentre il resto del mercato è ancora alla ricerca della combinazione vincente.
Go-to-Market.it | Sito web realizzato con ❤️ e 🌞 da Antonio Paletta🔗