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JAM e la ricerca del Product-Market Fit

In soli 18 mesi JAM ha rischiato 7 fallimenti prima di raggiungere il Product-Market Fit

 
 
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Man mano che la società sta crescendo, sono sempre molti di più gli utenti che stanno conoscendo JAM jam.dev 🔗
JAM è un bug reporting tool che si sta facendo notare nel mondo tech con numeri di crescita davvero interessanti! La società, attiva dal 2021, ha raggiunto il suo Product-Market Fit nel 2023 trovando la sua hockey stick growth 🏒 con tassi di 10x ed a gennaio 2024 è riuscita a superare ampiamente il 1.000.000 di Jams (= segnalazioni) creati da parte degli utenti
 
Alti numeri di crescita e la forte adozione raggiunta nel breve periodo, stanno ovviamente suscitando molto interesse di investitori ed appassionati. E’ infatti notizia di solo pochi giorni fa (per i posteri, 7 febbraio 2024) che Jam ha chiuso un round di Serie A ottenendo $8.9M di nuovi finanziamenti gestito da GGV con un gruppo di investitori tra cui anche Figma ➡️ Announcing Jam's $8.9M Series A 🔗
 
E’ sempre stato tutto bello?! Ovviamente no!
Dichiarazione di prima mano del CEO and co-founder Dani Grant: it took Jam 18 months and seven failed launches before it finally worked.
 
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Sì esatto prima del raggiungimento del Product-Market fit e finalmente vedere il prodotto in rampa di lancio 🚀, la startup ha rischiato, per come dichiarato, di fallire in almeno 7 occasioni. Tenendo conto che il PMF è stato nel 2023, la media è di 3 / 4 volte all’anno… Qui di seguito un grafico 📈 esemplificativo della crescita che JAM ha avuto dal lancio del primo MVP fino alla crescita esponenziale di utilizzo da Gennaio 2023 a Gennaio 2024 ed al raggiungimento di 1.000.000 JAMs creati da parte degli utenti.
Creare JAM è l’azione principale a disposizione e quindi rappresenta anche il riferimento essenziale per definire l’adoption del prodotto e l’engagement da parte degli utenti.
Per questo quindi il monitoraggio dei Jams e la loro crescita nel tempo è stata una delle principali metriche di guida da perseguire.
 
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Il raggiungimento dei primi 1.000 Jams

Una delle prime considerazioni del team è stato quello di non ascoltare i migliori consigli a disposizione per chi vuole lanciare un nuovo prodotto e creare una startup. Il tentativo è stato fatto sperimentando un approccio completamente diverso.
Utilizzare il prodotto in prima persona
Tutti i consigli per le startup dicono di lanciare il prodotto il prima possibile per sperimentare e permettere agli utenti di iniziare ad interagire, dare feedback.
Il team di JAM invece ha aspettato a lanciare l’ MVP fino a quando loro stessi non erano soddisfatti di cosa avrebbero messo a disposizione degli utenti. Hanno fatto da tester per settimane e solo a seguito della validazione interna hanno ritenuto che il prodotto fosse pronto per essere testato da utenti esterni.
L’ MVP lanciato era ben l’ottava versione di prodotto rilasciata 😲
Focalizzarsi su un problema specifico massimizzando la qualità della soluzione
Avere un focus specifico come problema da risolvere ha aiutato molto il team a concentrarsi per voler massimizzare la qualità della soluzione proposta. E ancora, finché per loro il prodotto non era ‘amabile’ e privo di bug hanno aspettato a metterlo a disposizione degli early adopteders: la qualità non è negoziabile.
Poche e mirate sperimentazioni
Il gruppo di early adopders esterni è stato molto piccolo, all’inizio erano solo cinque utenti attivi alla settimana (WAU).
I canali di reclutamento sono stati principalmente Slack e subreddit. E non venivano accettati tutti i candidati, solo a seguito di convalida dell’effettivo bisogno di JAM per risolvere i problemi che lamentavano. Questo ha consentito di testare in maniera ancora più chiara le ipotesi di efficacia ed effettiva soddisfazione se gli utenti rimanevano.
Concentrandosi solo sulle aziende che potevano ottenere il massimo valore dall’utilizzo di JAM, ha portato il team a cercare in particolare aziende che avessero un front-end complicato dove la qualità della loro app corrisponde direttamente al fatturato.
Per evitare di rimanere pregiudicati dalle prime impressioni, le nuove aziende test sono state nuove che non avevano testato le precedenti versioni del prodotto. L’assioma è stato: è quasi impossibile cambiare una prima impressione.
 
Retention
La metrica principale monitorata dall’inizio è stata la retention.
E solo una volta che i tassi di retention erano considerati soddisfacenti il prodotto Jam è stato messo a disposizione del pubblico.
Quando eravamo a 19 settimane, due dei cinque piloti originali avevano serie di 19 settimane. Infine, 20 settimane dopo i piloti e più di sei mesi dopo l'inizio del lavoro sulla v8, eravamo pronti per il lancio.
 

Da 1.000 a 50.000 Jams 🍓

In questa fase l’utilizzo del prodotto si fa più intenso ed iniziano ad emergere i primi problemi di tenuta. Una notte in cui viene inserito un pulsante di registrazione al sito web attraverso un canale YouTube francese e 200 persone si sono registrate per provare il prodotto.
Il code base aveva subito otto cambiamenti di direzione ed aveva delle fondamenta ancora traballanti. Essendo ancora in una fase sperimentale, non c’era ancora spezio per dare priorità e dedicare del tempo per costruire una base di codice pulita.
Questo ha comportato che per due mesi dopo l'apertura delle registrazioni, il team dovuto interrompere ad intermittenza l’utilizzo del prodotto per una settimana.
Quando la strategia di growth è product-led (PLG), l'unica cosa che conta è il prodotto e il prodotto cresce solo grazie alle persone che lo usano.
Arrivati a questo collo di bottiglia tecnico, per non compromettere ulteriormente l’adozione dal parte dei nuovi utilizzatori, il team di JAM ha trascorso sei mesi riscrivendo tutte le parti importanti del codice, pezzo per pezzo. E questo ha costretto JAM a mettere in pausa tutta la roadmap di sviluppo di nuove funzionalità.
 

Da 50.000 a 100.000 Jams 🍓

Il prodotto era orai pronto a rilasciare nuove funzionalità ed era solido abbastanza da intensificare l’adozione da parte di nuovi utenti
Circa il 20% delle registrazioni proviene da uno di questi canali:
  • Invita il tuo team
  • Call to action (CTA) per gli utenti non registrati a iscriversi a Jam
  • Condividi via email
  • Invita un amico
I primi due (invita il tuo team, CTA per gli utenti non registrati) funzionavano bene.
L’opzione di Invita un amico invece non ingranava bene.
Mentre il 55% delle registrazioni proveniva dal passaparola, solo una percentuale molto piccola dal pulsante Invita un amico. Questo semplicemente perché le persone ne parlano solamente senza utilizzare il link di raccomandazione.
Con il PLG, migliore è il prodotto, più persone lo usano e più cresce. Quindi, più feedback degli utenti = più crescita! Concentrandosi sul rilascio rapido di funzionalità che le persone desiderano tenendo sempre gli utenti informati, incoraggiava le stesse persone a dare ancora più feedback!

Da 100.000 a 500.000 Jams 🍓

In questa fase il team voleva intensificare maggiormente la connessione con gli gli utenti esistenti e raggiungerne di nuovi.
Questo attraverso incontri online ed eventi offline.
 

Da 500.000 a 1.000.000 Jams 🍓

Già nella fase precedente ma soprattutto in questa che il prodotto si stava fortificando e il business diventando più intenso, si è fatta maggiore la necessità di sviluppare strategie marketing per mantenere il trend in ascesa.
Quindi c’è stato un forte investimento nel marketing passando da un modello startup ad uno più strutturato per aumentare la crescita attraverso un miglioramento ed ampiamento dell’awareness e quindi del conversion funnel per aumentare il flusso costante di nuovi utenti.
 

 
Conosci qualche storia interessante di startup e di prodotti che hanno raggiunto o superato il Product-Market Fit?
Esperienze utili o che ritieni interessanti da condividere? Magari la tua esperienza diretta o quelle di persone che conosci?
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